Francesca non sapeva per quale motivo ma
aveva la sensazione che lui fosse un tipo “profondo”, di quelli che parlano
poco e se lo fanno è per dire qualcosa di giusto, un tipo per niente
superficiale interessato alle cose concrete e infastidito dalle persone idiote
ed arroganti. E la cosa si faceva ancora più difficile perché conquistare un
ragazzo così non era per niente facile. Di sicuro l’approccio che proponevano
le sue amiche non avrebbe funzionato con lui, qui ci voleva qualcosa di
intelligente.
Da qualche giorno, Francesca, aveva preso
l’abitudine di annotare sul diario ciò che pensava di aver capito di lui,
gli aveva pure dato un nome, Matteo, ma non era per niente convinta che fosse
quello adatto alla sua faccia:
Martedì 3 marzo
Nome: Matteo (ma
potrebbe avere mille nomi diversi ...)
Aspetto
fisico:
Più alto di me, magro, capelli biondi, occhi marroni, carnagione un po’ chiara,
bello da morire.
Modo
di vestire:
Segue una moda tutta sua, ha uno stile ricercato e devo dire che mi piace
proprio. A volte sembra uno snowboarder con la sua giacca a vento bianca e
rossa e i pantaloni larghi.
Carattere: le mie sono solo
sensazioni ma lo vedo un ragazzo tosto, “profondo” di quelli che parlano poco e
se lo fanno è per dire qualcosa di giusto, intelligente, non superficiale, un
po’ folle e pure simpatico. Cavoli il ragazzo perfetto! Forse lo sto
descrivendo come vorrei che fosse o è proprio così ... Mah mica lo so se lo saprò
mai ... ma forse è meglio così tanto un ragazzo del genere non perde tempo dietro
a me.
Cosa
vorrei:
principalmente conoscerlo, parlarci e vedere se è realmente come me lo sono
immaginato ...
Francesca posò la penna con aria sconsolata
“me lo devo dimenticare” pensò, “o qui finiamo male”, chiuse il diario e
istintivamente lo infilò nello zaino, poi spense la luce e scivolò in un sogno
bellissimo.
Mercoledì 4 marzo
“Oggi era più bello del solito ma l’ho
visto per poco. Aveva addosso una strana fretta, l’ho visto agitato, forse era
in ritardo, nervoso, preoccupato, non lo so, a saperlo l’avrei aiutato se non
altro per vedere il suo sorriso ...”
Giovedì 5 marzo
“Questa mattina Marta non è venuta, Giulia
è dal dentista e lui non c’è!! Che bella giornata!! Ascolto Battisti così mi
rattristo ancora di più ... ma no ... Lucio è sempre il più grande”
Sabato 7 marzo
“Oggi sono uscita con Federico. Era un
sacco di tempo che mi chiedeva un appuntamento e io un po’ per sfinimento e un
po’ per vedere come mi potevo trovare, ho accettato. Giulia diceva che una
possibilità dovevo dargliela e in effetti una possibilità non si nega a
nessuno, ma lui se l’è proprio bruciata!!!!!! Siamo andati al mare e devo dire
che all’inizio mi ha impressionata perché, si sa, il mare d’inverno è sempre
bello, ma poi ho capito che non era un ragazzo romantico ma soltanto un
viscido ... infatti il mare era solo il posto più appartato che c’era per
provarci indisturbato!! Dopo le prime battute, infatti, mi si è attaccato come
una cozza e quando gli ho fatto capire che proprio non mi andava s’è pure
arrabbiato!! Mi ha detto che dal momento che avevo accettato il suo invito lui
si era sentito libero di provarci! Ma sentitelo!! Inutile dire che me ne sono
andata lasciandolo lì come un idiota. Poi mi sono fatta tutta la strada a piedi
perché il “signore” non si è nemmeno disturbato ad accompagnarmi”
Lunedì 9 marzo
“Questa mattina “Matteo” non c’è e io devo
assolutamente togliermelo dalla testa. Non posso paragonare ogni ragazzo a lui,
o meglio, a come penso sia lui. Qui si rischia di prendere una cantonata
colossale. Sono sicura che lui non si sarebbe comportato come Federico, ma
perché penso questo non lo so proprio”
Martedì mattina, ore 7:30, fermata dell’autobus. Francesca, seduta
sulla panchina da più di venti minuti, stava scrivendo nel suo diario le parole
della canzone che sentiva con l’Ipod. Era così assorta da non accorgersi che il
suo “ragazzo misterioso” la stava fissando da più di venti minuti.
“Cosa c'entra questo cielo lucido, che non è
mai stato così blu e che se ne frega delle nuvole, mentre qui manchi tu.
Pomeriggio spompo di domenica, come fanno gli altri a stare su, non arriva
neanche un po’ di musica, quando qui manchi tu. E adesso che sei dovunque sei,
chissà se ti arriva il mio pensiero, chissà se ne ridi o se ti fa piacere. Cosa
c'entra quel tramonto inutile, non ha l’aria di finire più, che ci tiene a dare
il suo spettacolo, mentre qui manchi tu. Così solo da provare panico e c’è
qualcun’altra qui con me, devo avere proprio un’aria stupida, sai com’è manchi
te. E adesso che sei dovunque sei chissà se ti arriva il mio pensiero, chissà
se ne ridi o se ti fa piacere. E adesso che sei dovunque sei ridammelo indietro
il mio pensiero, dev’esserci un modo per lasciarmi andare. Cosa c'entra questa
notte giovane, non mi cambia niente la tv e che tristezza che mi fa quel comico,
quando qui manchi tu. E adesso che sei dovunque sei, chissà se ti arriva il mio
pensiero, chissà se ne ridi o se ti fa piacere. E adesso che sei dovunque sei
ridammelo indietro il mio pensiero, dev’esserci un modo per lasciarmi andare”
Ore 7:40 L’autobus stava partendo e lei non si era nemmeno accorta che era arrivato.
Afferrò lo zaino e andò ad occupare il suo posto. Il suo diario rimase nella panchina.
Ore 10:30 Francesca cercando il suo diario per annotare i compiti realizzò
improvvisamente che non era nel suo zaino. Dove diavolo l’aveva lasciato? Chi
ce l’aveva? Lo cercò per tutto l’intervallo ma del diario nemmeno l’ombra.
Ore 13.00 ormai il diario l’aveva perso pensò
Francesca, o forse era rimasto nel sedile dell’autobus o nella panchina della
fermata. Nell’autobus non c’era ... mancava la panchina ... e infatti era lì.
Francesca corse verso il suo diario preoccupata, ansiosa, intimidita. Pensò che
tutte le persone che c’erano in quel momento avrebbero potuto averlo letto e
ora, vedendo che il diario era suo, stavano ridendo di lei. Ma no, pensò, non
si può ridere dell’amore impossibile di una semplice ragazzina per un ragazzo
così bello. Anche loro, sicuramente, nella vita avranno sognato, sperato,
immaginato favole irreali. Mentre era persa nei suoi pensieri andò
istintivamente alla canzone di quella mattina e rimase di stucco: qualcuno
aveva scritto qualcosa ...
Nome: Matteo (ma
potrebbe avere mille nomi diversi ...) Filippo, anche se tutti mi chiamano Filo
Aspetto
fisico:
Più alto di me, magro, capelli biondi, occhi marroni, carnagione un po’ chiara,
bello da morire. (sono alto 1.78 e grazie per il bello
da morire ...)
Modo
di vestire:
Segue una moda tutta sua, ha uno stile ricercato e devo dire che mi piace
proprio. A volte sembra uno snowboarder con la sua giacca a vento bianca e
rossa e i pantaloni larghi. (Lo snowboard è il mio
sport, mio padre è svizzero e i vestiti spesso li vado a comprare là, sono i
migliori per me..)
Carattere: le mie sono solo
sensazioni ma lo vedo un ragazzo tosto, “profondo” di quelli che parlano poco e
se lo fanno è per dire qualcosa di giusto, intelligente, non superficiale, un
po’ folle e pure simpatico. Cavoli il ragazzo perfetto! Forse lo sto
descrivendo come vorrei che fosse o è proprio così ... Mah mica lo so se lo saprò
mai ... ma forse è meglio così tanto un ragazzo del genere non perde tempo dietro
a me. (più o meno c’hai preso, tranne che per parlare
poco, purtroppo parlo anche troppo.. però si sono “profondo”, non superficiale
e anche intelligente dai ... e poco modesto comunque :)
Cosa
vorrei:
principalmente conoscerlo, parlarci e vedere se è realmente come me lo sono
immaginato. (farebbe piacere anche a me ... così ci provo
anche io ad immaginarti senza conoscerti)
Adesso cerco un po’ di
risolvere i dubbi che ho trovato scritti: ti ho notata anche io, sei molto
carina e solo che eri un po’ “inavvicinabile”, o scrivevi o ascoltavi musica e
non mi andava di venire a disturbarti. Se avessi saputo che anche tu volevi
conoscermi di sicuro ci saremmo parlati prima. Mercoledì 4 marzo avevo un esame
e non avevo studiato molto, per questo ero agitato. Poi l’esame l’ho passato
comunque ... scusami se ho
letto il tuo diario e ti sto rispondendo, ma stamattina ho visto che l’avevi
lasciato nella panchina. Si, avrei potuto ridartelo, ma se l’avessi fatto, non
avrei scoperto niente ... ed è meglio sia andata così credimi ... anche io ascolto
Battisti e Ligabue e no, non mi sarei comportato come Federico ...
Se non sei troppo
arrabbiata con me il mio numero è 3332599256, chiamami ...
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